Chioggia passa il turno ed è in finale, insieme ad altre nove pretendenti, per contendersi il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2024.
La commissione, che ha esaminato i progetti realizzati dalle ventitré candidature, è presieduta da Silvia Calandrelli, Direttrice Rai Cultura e Direttrice Genere Cultura ed Educational, e ne fanno parte: Salvatore Adduce, Presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019; Maria Luisa Catoni, ordinaria di Archeologia nella Scuola IMT Alti Studi Lucca; Beniamino de’ Liguori Carino, Segretario Generale della Fondazione Adriano Olivetti; Stefania Mancini, Consigliere Delegato di Fondazione Charlemagne e Vicepresidente vicario di Assifero; Luigi Mascheroni, giornalista e docente all’Università Cattolica di Milano; Giuseppe Piperata, ordinario di diritto amministrativo allo Iuav di Venezia.
Oltre a Chioggia e all’atra veneta Vicenza, sono state ritenute idonee Ascoli Piceno, Grosseto, Mesagne (Brindisi), Pesaro, Sestri Levante con il Tigullio, Siracusa, Unione dei Comuni Paestum-Alto Cilento (Salerno) e Viareggio.
I dieci progetti finalisti saranno ora invitati, il 3 e 4 marzo 2022, a delle audizioni pubbliche che si svolgeranno presso la sede del Ministero della Cultura. Le audizioni, trasmesse in diretta streaming, avranno una durata massima di 60 minuti per ciascun ente, di cui 30 minuti per la presentazione del progetto, e 30 minuti per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.
La giuria raccomanderà al Ministro della Cultura la candidatura ritenuta più idonea a essere insignita del titolo di “Capitale italiana della Cultura” per il 2024 entro il 29 marzo 2022.
La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà mettere in mostra, per il periodo di un anno, i propri caratteri originali e i fattori che ne determinano lo sviluppo culturale, inteso come motore di crescita dell’intera comunità.
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