Si rafforza nel mercato americano, l’azienda vicentina Officina Stellare, che si è aggiudicata la fornitura di quattro telescopi «Gemini North Adaptive Optics Laser Launch Telescope» (Gnao). Un contratto del valore di 2 milioni di dollari nell’ambito di un importante progetto di ricerca astronomica varato dall’Association of Universities for Research in Astronomy (Aura), finanziata dal National Science Foundation. Con sede a Sarcedo, una quarantina di dipendenti e un valore di produzione di circa otto milioni di euro, Officina Stellare, quotata all’Aim,«è un’azienda nata nel 2009 che si è occupata storicamente di prodotti per l’astronomia di ricerca — ha spiegato Gino Bucciol, head of business development dell’azienda —, con un focus sulla produzione di sistemi ottici complessi, che punta alla dotazione interna di tutti gli asset». Obiettivi sviluppati nel tempo «grazie agli investimenti messi in campo negli ultimi anni e a quelli ancora in corso, in seguito alla quotazione in borsa a giugno del 2019. Abbiamo anche costituito la prima space factory italiana, perché nel tempo abbiamo ampliato il nostro interesse anche a prodotti destinati allo spazio».
La fornitura dei quattro laser Launch Telescope attiene invece, al mondo delle osservazioni astronomiche tradizionali. Si tratta di quattro potenti fasci laser sparati nel cielo dal telescopio, che generano quattro stelle artificiali, osservando le quali è possibile capire quali siano le deformazioni create dall’atmosfera, dal momento che la luce delle stelle l’attraversa per arrivare al telecopio «permettendogli di osservare le stelle in modo più performante».
La commessa permetterà a Officina Stellare (già presente negli Usa con una controllata al 100%) di rafforzare ulteriormente la sua presenza nell’area Nordamerica, America Centrale e Sudamerica, tra le più interessanti dal punto di vista degli investimenti nei settori della ricerca, dell’aerospazio e della difesa.
«Questo contratto è per noi la dimostrazione che Officina Stellare è in grado di dare il proprio contributo anche nelle tecnologie di più alto livello».
Tratto da https://www.corriere.it/economia/aziende/21_gennaio_15/officina-stellare-telescopi-veneti-cieli-americani-a7ce231e-5704-11eb-8f51-2cbbf1c2346f.shtml
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